ON 2009
Le opere di ON fanno dei buchi nella notte e offrono una visione trasfigurata di spazi noti. Tre luoghi, tre piazze singolari s’illuminano di un’altra possibile forma d’intimità, di ascolto ad occhi sgranati.
É mai successo che due Soli solcassero lo stesso cielo? Avete visto quel satellite che fluttua a mezz’aria? E la scintilla che in un secondo incendia l’aria?
A volte ci succede di camminare in una piazza e di sentirci improvvisamente a casa nostra. Una finestra si apre e riconosciamo un interno mai visto prima. Una lampadina bruciata. Un nuovo lampione. Luci gialle, anzi rosse come arance. La notte migliore è quella nera. Buona notte accesa.
Nel 2009 On prosegue la sua attività allargando la sua ricerca e spingendosi con uno sguardo più ampio e diversificato oltre i confini della zona universitaria. Siamo partiti da lì, da piazza Verdi, un luogo che più volte e da più punti di vista è stato indagato, perlustrato e smantellato dagli artisti invitati, per restituirsi ai cittadini con forme ed esperienze sempre diverse. Per questa terza edizione On guarda a Bologna come ad una città di piazze, di luoghi simbolici, di percorsi e mappature che caratterizzano non soltanto la sua struttura urbanistica ed architettonica, ma più propriamente la sua dimensione umana e civile.
Tre luoghi, tre sguardi, tre accensioni, che come una costellazione, delineano una traiettoria per guidarci lungo un percorso ideale.
Piazza Verdi
Ha una natura complessa, globalizzata e multiculturale.
La piazza si configura come un interno, un grande salone a cielo aperto con un lampadario circolare in formato gigante al centro che si attiva come una luce domestica.
Piazza VIII agosto
La piazza del mercato di Bologna è per la maggior parte del tempo un immenso spazio aperto surreale, finché non si trasforma settimanalmente in affollatissimo bazar contemporaneo.
Un nuovo satellite appare sospeso nell’aria. Sul misterioso parallelepipedo nero che campeggia nella piazza di sapore kubrickiano orbita un piccolo pianeta che riflette la luce solare di giorno e proietta un’ombra lunare di notte.
Piazza Liber Paradisus – Nuovo Comune
Piazza Liber Paradisus è una piazza nuova con un’identità ancora in costruzione. La performance è una coreografia luminosa composta con tutte le luci del palazzo che si spengono progressivamente: le luci degli uffici, dei corridoi accesi che filtrano dalle finestre, le luci dei vialetti, dei negozi, i lampioni. Quando l’isolato sarà immerso nel buio più totale, ai piedi di un immenso iceberg di vetro nero, la sommità dell’edificio si accenderà di giallo e di rosso, trasformandosi in un corpo di luce incandescente visibile fino a grande distanza, da diverse prospettive.
ON works pierce the darkness offering a transfiguration of known places. Three locations, three unique squares, are illuminated by a new intimacy, while wide open eyes listen. Have you ever seen two suns shining in the same sky? And what about that fluctuating satellite? Or the sparkle that, in the spur of a moment, set the air on fire? Sometime we walk on a square and feel at home. We look through an open window and recognise an interior we have never seen before. A burnt out lamp. A new lamppost. Yellow lights, or red lights, like oranges. The best night is black. Good ON night.
In 2009 On broadens its research and looks with a diversified and new eye beyond the University area. This is where it all started, in piazza Verdi, a place inquired by many, dismounted into pieces by the invited artists, and reoffered to the citizens through new forms and experiences. In its third edition, On looks at Bologna as a city made of squares, symbolic places, paths and maps that characterise not only its urban and architectural structure, but also its human and civil dimension.
Three places, three points of view, three lightings, like a constellation, draw a trajectory that guides us along an ideal path.
Piazza Verdi
The square has a complex nature, global and multicultural. Fitted as an interior, like a big lounge under the sky, it has a circular gigantic chandelier at the centre acting as a domestic light.
Piazza VIII agosto
This is Bologna market square. Most of the time a surreal and huge open space, once a week a crowded contemporary bazaar. A new satellite has appeared in the sky. A small planet has recently orbited above the black “kubrickesque” parallelepiped placed in the square. The new element reflects the sunlight in the day and projects the moon shadow during the night.
Piazza Liber Paradisus – New City Hall
This is a new square whose identity is still in the making. The performance is a choreography of lights, created as the building lights are progressively switched off. The lights in the offices, those filtered form the corridors through the windows, those illuminating the alleys, the shops, and the streetlights. When the block is immersed in the darkness, as a huge iceberg of black glass, the top of the building is set ablaze in red, becoming at once a body of fluorescent light, signal of a human presence visible from a long distance.
Piazza Liber Paradisus / Nuovo Comune
30 gen 2010 (performance)
Giorgio Andreotta Calò
Monumento ai caduti
ufficio stampa
Studio Pesci
col contributo di
Comune di Bologna – Progetto gAP (Giovani per l’arte pubblica)
Assessorato alla Cultura Regione Emilia Romagna
Fondazione del Monte
main sponsor
Newco Duc Bologna spa
supportato da
ASCOM
in collaborazione con:
MAMbo, Quartiere San Vitale e Quartiere Navile; Arte Fiera Off.
cura
Martina Angelotti
organizzazione
Anna de Manincor
assistenti organizzazione
Silvia Sartori, Silvia Camagni
ricerche
Silvia Sartori
grafica
Marcello Petruzzi
web
Massimo Carozzi
direttore tecnico
Davide Sorlini
documentazione foto
Matteo Mezzadri, Michela Marella, Roberto Rossi, Luca Ghedini
documentazione video
Silvia Camagni, Chiara Balsamo